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dettagli evento:

Symposium on: - Advances on Infantile Colic

Data :
04/10/2013 - 05/10/2013
Luogo :
Torino (Italia)
Disciplina :
-

Comunicato stampa

Coliche infantili, allo studio nuove terapie

Gli specialisti mondiali riuniti al Simposio dal titolo “Advances on infantile colic” organizzato da Dipartimento di Salute Pubblica e Scienze Pediatriche dell’Università di Torino e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini
Le cause delle coliche infantili non sono ancora completamente chiarite e sono verosimilmente da considerarsi dovute a diversi fattori, ma negli anni si è focalizzata l’attenzione sul ruolo della flora microbica intestinale
I probiotici, microrganismi viventi che colonizzano l'intestino, potrebbero rappresentare una strategia terapeutica per la loro capacità di modificare l’equilibrio microbico
Sono in corso studi di fase II rivolti a valutare l'efficacia e la sicurezza di una nuova terapia potrebbe essere disponibile in un prossimo futuro

Le coliche infantili rappresentano un disturbo comune che si manifesta nei primi tre anni di vita. Anche se benigna e senza conseguenze, la condizione ha un impatto notevole sulla vita della famiglia. Non c'è unanimità tra gli specialisti riguardo la gestione e il trattamento delle coliche, anche perché per il momento non si dispone della terapia risolutiva, ma ricerche in corso stanno indicando risultati promettenti per terapie disponibili in futuro.Il Simposio dal titolo “Advances on infantile colic” organizzato da Dipartimento di Salute Pubblica e Scienze Pediatriche dell’Università di Torino e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini, svoltosi recentemente a Torino, ha rappresentato l'occasione per riunire i maggiori esperti mondiali, che si sono confrontati sul tema e sulle novità in preparazione.

«Le coliche si manifestano con crisi di pianto parossistico e inconsolabile, accompagnato da agitazione e arrossamento del volto in un lattante che si presenta altrimenti in buone condizioni di salute» spiega Francesco Savino, Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell'Adolescenza, Università di Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita, nonché presidente del Simposio. «Durante la crisi di pianto il bambino può presentarsi con le gambe flesse sull’addome o iperestese, i pugni chiusi, gli occhi serrati o sbarrati, la fronte corrugata, congestione al volto. Numerosi possono essere i sintomi di accompagnamento, tra cui distensione addominale, meteorismo e flatulenza. Normalmente le crisi, spontanee e imprevedibili, iniziano alla stessa ora ogni giorno e sono più frequenti nel tardo pomeriggio e nelle prime ore della notte».

Per un preciso inquadramento del disturbo si utilizza la “regola del tre” secondo cui sarebbe affetto da coliche un lattante soggetto a parossismi di irritabilità con agitazione o pianto della durata di più di tre ore al giorno, con una frequenza pari ad almeno tre giorni alla settimana, per più di tre settimane consecutive. 

«Le cause delle coliche infantili non sono ancora completamente chiaritee sono verosimilmente da considerarsi dovute a diversi fattori, ma negli anni si è focalizzata l’attenzione sul ruolo della flora microbica intestinale» prosegue Savino. «Diverse ricerche sperimentali suggeriscono che l’alterazione dell'ambiente microbico nei bambini affetti da coliche potrebbe determinare una disregolazione della funzione motoria intestinale e un aumento della produzione di gas, con la conseguente comparsa della sintomatologia tipica del disturbo».

E’ stato dimostrato che i lattanti con coliche sono meno frequentemente colonizzati da lattobacilli e bifidobatteri rispetto ai lattanti sani, mentre presentano una concentrazione più elevata di batteri Gram-negativi anaerobi.

Sulle base dei risultati ottenuti da studi sul dismicrobismo intestinale, è stata valutata la possibilità di agire sui sintomi delle coliche infantili attraverso la modulazione della microflora intestinale. Si è ipotizzato quindi che i probiotici, microrganismi viventi che colonizzano l'intestino, possano rappresentare una strategia terapeutica per la loro capacità di modificare l’equilibrio microbico, promuovendo lo sviluppo di una flora benefica per l’ospite.

In un prossimo futuro potrebbe essere disponibile anche una nuova terapia. «Il possibile legame tra le coliche infantili ed una temporanea ipersensibilità dell'apparato gastrointestinale del neonato nel corso della sua maturazione fisiologica è alla base dell'ipotesi che un farmaco in grado di bloccare sia il dolore viscerale sia le alterazioni della motilità intestinale, senza modificare i parametri basali, possa essere usato con successo nel trattamento di questa patologia. Si tratta di nepadutant, una molecola peptidica, antagonista dei recettori NK2 delle tachichinine. Le sue caratteristiche farmacologiche, insieme all'ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità, ne fanno un potenziale nuovo farmaco per la terapia orale di disturbi dell'apparato gastrointestinale nell'infanzia, quali in particolare le coliche infantili».
Sono ora in corso studi di fase II rivolti a valutare l'efficacia e la sicurezza di nepadutant in oltre 100 pazienti affetti da coliche infantili.

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