Comunicato Stampa
Inverno in arrivo: i consigli per chi soffre di asma
e vuole fare attività fisica
ROMA, 25 OTTOBRE 2017 - Le malattie respiratorie croniche, in particolare l’asma, sono tra le
principali cause di morbilità e mortalità e si prevede un trend in crescita per i prossimi anni.
Secondo la Global initiative for asthma (Gina), sono trecento milioni le persone nel mondo
che soffrono della malattia, una ogni venti, e in Europa ci sono oltre trenta milioni di
asmatici.
Con l’arrivo dell’inverno, l’aria fredda e umida può determinare un peggioramento in chi
soffre di asma. «Lo sport espone indubbiamente la persona asmatica a stimoli spesso
incontrollabili, come aria inquinata o fredda, determinando riacutizzazioni e un maggior
uso di farmaci» avverte Mario Cazzola, Professore Onorario di Medicina Respiratoria
all’Università di Roma Tor Vergata, durante il Simposio internazionale “Pharmacology and
therapeutics of bronchodilators” organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata e
promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini. «Il paziente affetto da Asma ha le vie
aeree più sensibili all’aria fredda e secca, e questa ipersensibilità comporta una reazione
anomala ed eccessiva del muscolo liscio bronchiale, che si contrae e determina una
broncostruzione. Le vie aeree si restringono determinando un passaggio dell’aria più
difficoltoso. Tutto questo potrà determinare l’insorgenza di sintomi più o meno comuni di
asma».
Non soltanto l’aria fredda e umida rappresenta un fattore scatenante per l’asma. Anche
alcune condizioni ambientali possono essere sfavorevoli alla pratica di esercizio fisico per
un soggetto asmatico:
- Inquinamento dell’aria (questa condizione riguarda sia l’esercizio all’aperto, che quello
praticato in luoghi chiusi con scarso ricambio d’aria)
- Inalazione di allergeni: pollini, muffe, polveri, epiteli di animali
- Irritanti chimici: fumo, odori intensi, esalazioni di sostanze chimiche volatili, scarichi di
automobili, ozono
- Infezioni respiratorie (un episodio recente di infezione delle vie aeree può determinare
una maggiore difficoltà nel praticare l’esercizio fisico)
- Eccesso di affaticamento, come: praticare uno sforzo al di sopra delle proprie
possibilità
- Stress emotivo
Oltre a prestare attenzione a questi fattori di rischio, non sono da trascurare alcune
semplici precauzioni, per esempio, un adeguato riscaldamento e una lenta fase
defatigante (il cosiddetto “warm-up” e “cool-down”); è consigliabile avere sempre a
disposizione un inalatore spray di broncodilatatore; assumere i farmaci per l’asma come
da prescrizione medica; se in corso di esercizio fisico si dovesse presentare un problema
respiratorio sarà necessario somministrare il medicinale prescritto dal medico, quindi
sedersi e aspettare alcuni minuti per verificare che i sintomi migliorino. Se i sintomi
migliorano in modo significativo, eseguire sempre un riscaldamento prima di ritornare
gradualmente all’attività interrotta.
«Comunque l’attività fisica nel soggetto asmatico non va demonizzata, è utile per
migliorare la performance ventilatoria rinforzando i muscoli respiratori e permettendo di
mantenere un peso ottimale» aggiunge Paola Rogliani, Docente di Malattie dell'Apparato
Respiratorio all’Università di Roma Tor Vergata. «Però l’attività fisica può essere praticata
solo se l’asma è ben controllato clinicamente. Sarà il medico a stabilire se l’asma è sotto
controllo, se si può praticare attività fisica e a quali livelli agonistici, quali terapie utilizzare
in questi pazienti a iniziare dai broncodilatatori. Da farmaci utilizzati per ridurre i sintomi
delle malattie respiratorie, i broncodilatatori hanno beneficiato della ricerca scientifica e
oggi sono considerati un elemento essenziale nel trattamento delle patologie».
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