Come prevenire e trattare il parto prematuro
Il parto prematuro rappresenta la prima causa di mortalità del feto durante la gravidanza e del neonato nei primi giorni di vita. Nonostante i progressi nella sopravvivenza, anche di bambini nati con un peso inferiore al chilo, le conseguenze neurologiche sono ancora importanti. Per questo motivo è essenziale sviluppare metodi sempre più avanzati per individuare le donne in gravidanza maggiormente a rischio di parto prematuro, evitare tale evento o perlomeno prolungare la gravidanza il più a lungo possibile. Sono questi i temi principali del Simposio Internazionale “Preterm birth: prevention & treatment” organizzato a Parma venerdì 17 e sabato 18 novembre 2017 dal Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Parma e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini.
«Durante il simposio i relatori illustreranno i test indicati per i controlli in gravidanza, le terapie farmacologiche e i trattamenti chirurgici per prevenire il parto prematuro, i pro e contro tra parto naturale e cesareo, come seguire il neonato prematuro subito dopo il parto e nel lungo periodo» spiega Tiziana Frusca, Direttore del Dipartimento di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell' Università di Parma e Presidente del simposio. «Oltre ai massimi esperti italiani, saranno presenti numerosi relatori statunitensi ed europei, a partire dalla lettura inaugurale, affidata a William A Grobman, docente alla Northwestern University di Chicago, Stati Uniti».
Sede dell’evento è l’Auditorium Paganini (Sala Ipogea), Via Toscana 5/a, Parma.